mercoledì 24 aprile 2013

FESTA DEL 25 APRILE - UNA BREVE RIFLESSIONE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Certo può sembrar una fuga dall'amara realtà di questi giorni parlar del 25 aprile, ma un Paese... una Nazione... dei Cittadini (con la c maiuscola) possono definirsi tali solo se hanno il senso della storia e della memoria... e non corrono dietro agli umori volubilissimi del momento (come ahimé vediamo).
 
 
 
 

 
 
 
 
 
FESTA DEL 25 APRILE - UNA BREVE RIFLESSIONE
Tony Kospan
 
 
 
 
In qualunque modo si voglia vederla… questa festa, ormai dopo 68 anni, dovrebbe esser una festa di tutti…
 
 
Festa di tutti, anche di quelli che fecero scelte diverse... e che ora non possono non apprezzare, vivendolo anche loro, l'alto valore della libertà...
 
 
Liberta dall'oppressore e libertà di pensiero.
 
 
 
 
 

 

 
 
Oggi la libertà infatti è un patrimonio comune e condiviso anche se appare, in forme coperte e subdole, spesso minacciata non tanto nella forma quanto nella sostanza... sia nei mass media tradizionali che nel web.
 
 
Ma se essa ancora esiste e... resiste... è proprio perché gli ideali di coloro che combatterono e morirono per essa sono oggi patrimonio irrinunciabile per la maggior parte di noi.
 
 
 
 

 
 
 
 
Dopo tanti anni a mente fredda… serena... e senza preconcetti... dobbiamo riconoscere che, se la Nazione ha avuto tanti anni di pace(sostanziale)
- COSA MAI AVVENUTA PRIMA NELLA LUNGA STORIA DEL NOSTRO PAESE NE' PRIMA NE' DOPO L'UNITA' –
il merito va proprio a coloro...
SEMPLICI CITTADINI... PARTIGIANI E MILITARI... UOMINI E DONNE
che in varie forme... ci riscattarono agli occhi del mondo…  mettendo a rischio, o ahimé perdendo, la loro vita… combattendo gli orrori del nazifascismo… sia insieme agli Alleati che nell'attesa del loro arrivo...
 
 
 
 

Partigiane e partigiani a Venezia

 

 

 
Essi con il loro impegno, e spesso sacrificio, indubitabilmente ci hanno donato una patria libera nella quale tutti… proprio tutti… oggi possono riconoscersi… (anche se ancora resistono sacche di inguaribili antistorici nostalgici della dittatura).
 
 
(Ciò tuttavia non ci esime dal riconoscere gli errori, anche gravi e tragici, commessi durante questa lotta da ambo le parti, e dall'ammettere la buona fede di tanti che fecero una scelta opposta a quella della Liberazione.)
 
 
 
 
 

 

 
 
 
La vera libertà non è di parte...
 
 
 
 
 
 

 

 

 

Questa festa aiuti a mantenere vivi questi ricordi... anche a dispetto di alcuni mass media che tentano spesso di camuffare... raggirare... la storia mostrandoci una melassa informe e oscura in cui non si distinguono più i ruoli delle parti... confondendoli se non addirittura ribaltandoli...
 
 
Spero infine che il tornar con la mente a quei giorni insieme... eroici ed... euforici... ci faccia riscoprire, in questo momento di grande crisi politica morale ed economica, l'orgoglio, la voglia di rialzare la testa, di rimboccarci le maniche e di riprendere un buon cammino (senza però sottacere l'assoluta necessità di grandi riforme politche ed istituzionali).
 
 
T.K.
 
 
 
 

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