Il tema poetico (e non solo) che desidero affrontare…
in questa seconda domenica di giugno
è proprio l’oggetto di questi nostri post domenicali…
LA POESIA IN POESIA... ARTE... E... MUSICA (2012)a cura di Tony Kospan
Sì proprio così… le poesie parleranno di… Poesia…
Edmund Blair Leighton
Il grande Montale disse che probabilmente la poesia è nata dalla necessità
di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive...
Questo lascia immaginare un'origine comune tra musica e poesia...
che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome...
Pierre Auguste Renoir
Personalmente sono di ciò convintissimo ed infatti,
a vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
a vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
La poesia ha una sua storia che, partita dagli albori della parola,
è giunta intatta fino ad oggi arricchendosi però sempre più di temi,
modalità espressive, riflessioni e capacità di donare emozioni...
Hermann Fenner Behmer
Alcuni significativi aforismi...
Se la poesia non viene naturalmente
come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente
ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue
Antonia Pozzi
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Platone
La poesia non è un modo di esprimere un'opinione.
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
Nella vera poesia le espressioni che suonano più semplici
ci riempiono di sorpresa e di gioia perché rivelano noi a noi stessi
Benedetto Croce
Vicente Romero Redondo
Definire però la poesia con precisione è, a mio parere,
assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi aspetti, dei suoi temi.
assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi aspetti, dei suoi temi.
La poesia ha poi tante chiavi di lettura... quanti sono i lettori
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza...
la propria cultura e perfino il proprio stato d'animo gli consente...
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza...
la propria cultura e perfino il proprio stato d'animo gli consente...
Jean-Honoré Fragonard
Amo spesso dire, a tal proposito che la poesia, una volta generata,
non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore...
non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore...
Infine la poesia ci puà anche offrire una chiave
per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata
del senso della nostra vita e della vita in generale.
Pierre Auguste Renoir
Leggere una poesia, al momento giusto quando si è molto felici
o quando si è veramente tristi, può essere il modo migliore
per interagire con noi stessi e con gli altri…
o quando si è veramente tristi, può essere il modo migliore
per interagire con noi stessi e con gli altri…
L'argomento è quasi infinito... per cui mi fermo qui
e lascio il testimone proprio a loro... i poeti...
ed in fondo chi meglio di loro può parlarcene?
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema,
vostre o di altri, colpiscono il vostro cuore...
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
Sir Edward John Poynter
POESIA FACILE Dino Campana
Pace non cerco, guerra non sopporto
tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
In un gran porto pien di vele lievi
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
E quegli accordi il vento se li porta
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
O quando o quando in un mattino ardente
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
Delphin Enjolras
VENNE, DAPPRIMA, PURAJuan Ramon Jimenez
Venne, dapprima, pura,
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
Dopo s’andò coprendo
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
Fu infine una regina,
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
… Ma ecco, s’andò svestendo.
E io le sorridevo.
E io le sorridevo.
Rimase con la tunica
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
E si tolse la tunica,
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
Pierre Auguste Renoir
TRA CIO' CHE VEDO E DICO...Octavio Paz
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
è un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
è più reale, così?
Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.
LA POESIAPablo Neruda
Accadde in quell'età... La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.
Un cordiale saluto a tutte le amiche
ed a tutti gli amici della poesia
da Tony Kospan
ed a tutti gli amici della poesia
da Tony Kospan
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