IL SOLE IN POESIA... IN MUSICA... E NON SOLO (2012)
a cura di Tony Kospan
a cura di Tony Kospan
L’arrivo ormai imminente dell’estate,
ci porta a pensare all’astro
che ne è il re… il signore incontrastato...
e che con la sua luce ed il suo calore
consente la vita sul nostro pianeta...
ci porta a pensare all’astro
che ne è il re… il signore incontrastato...
e che con la sua luce ed il suo calore
consente la vita sul nostro pianeta...
Iniziamo con...
una poetica trilogia come dire… astrale…
Davvero inutile m'appare dilungarmi sull'importanza
del sole nella nostra vita e mi limiterò quindi a riportare qui
una mitica poesia,
vera e propria piccolissima pennellata,
sul profondo rapporto della nostra condizione umana col sole…
e 3 aforismi che amo…
una mitica poesia,
vera e propria piccolissima pennellata,
sul profondo rapporto della nostra condizione umana col sole…
e 3 aforismi che amo…
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
La poesia è del grande poeta nonché Premio Nobel
Salvatore Quasimodo
ma ora... qui di seguito... gli aforismi...
E' veramente cosa da poco godere del sole,
amare, pensare, agire?
Mattew Arnold
Mattew Arnold
Un raggio di sole
è sufficiente per spazzare via molte ombre
S. Francesco d'Assisi
S. Francesco d'Assisi
Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c'è il sole,
ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza
solo se c'è una luce dentroElisabeth Kubler Ross
Scintillano e brillano quando c'è il sole,
ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza
solo se c'è una luce dentroElisabeth Kubler Ross
Ma veniamo alle poesie prescelte quest'anno.
Con esse vi auguro tanto sole
fuori e dentro i vostri cuori….
e come sempre mi piacerebbe leggere
quelle che, sul tema, amate voi…
AVRO’ NOTIZIE DI TE
SE PENETRO NEL SOLE
Terenzio Formenti
avrò notizie di te
se penetro nel sole
nel magma dei vulcani
coglierò il tuo colore
ti cercherò
nel fondo degli abissi
nel mormorio del vento
ti ascolterò
adagiati sulla luna
ci parleremo
ci culleremo
nell’occhio del ciclone
perché
nel mondo dei miei sogni
io ho incontrato te
se penetro nel sole
nel magma dei vulcani
coglierò il tuo colore
ti cercherò
nel fondo degli abissi
nel mormorio del vento
ti ascolterò
adagiati sulla luna
ci parleremo
ci culleremo
nell’occhio del ciclone
perché
nel mondo dei miei sogni
io ho incontrato te
TI GUARDO E IL SOLE CRESCE
Paul Eluard
Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte
Ti guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amore
E’ l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un corpo per sognare al di fuori del tuo sonno.
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte
Ti guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amore
E’ l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un corpo per sognare al di fuori del tuo sonno.
IL SOLE E L’OMBRA
Ada Negri
Ada Negri
Sole di mezzogiorno, nel luglio felice, sulla piazza deserta:
la piazza lontana di città lontana, tu ed il tuo uomo,
e quello era il mondo.
Bianca nella tua veste, bianca vibratile fiamma tu pure,
nell’abbaglio d’incendio dell’aria.
Bianco il tuo riso perduto nel riso di lui, fresco di polla il
tuo riso d’amore tra il vasto fulgere ed ardere.
Non sarebbe discesa la notte, non sarebbe venuto il domani,
tua la luce, tuo l’uomo, tuo il tempo.
Fermasti il tempo in pieno sull’ora solare per cui in terra
tu fosti divina:
il resto è ombra e polvere d’ombra.
FAMMI UN RITRATTO DEL SOLE
Emily Dickinson
Fammi un ritratto del sole
Così che io possa appenderlo in camera mia
E possa fingere di scaldarmi
Mentre gli altri lo chiamano ” Giorno”!
Disegnami un pettirosso su un ramo
Così che io possa ascoltarlo mentre dormo
E quando cesserà il campo nei campi
Anch’io deporrò la mia illusione.
Dimmi se e’ vero che fa caldo a mezzogiorno
Se sono i ranuncoli quelli che volano
O le farfalle quelle che fioriscono.
Poi, manda via il gelo dai prati
E scaccia la ruggine dagli alberi
Dammi l’illusione che ruggine e gelo
Non debbano più tornare!
Così che io possa appenderlo in camera mia
E possa fingere di scaldarmi
Mentre gli altri lo chiamano ” Giorno”!
Disegnami un pettirosso su un ramo
Così che io possa ascoltarlo mentre dormo
E quando cesserà il campo nei campi
Anch’io deporrò la mia illusione.
Dimmi se e’ vero che fa caldo a mezzogiorno
Se sono i ranuncoli quelli che volano
O le farfalle quelle che fioriscono.
Poi, manda via il gelo dai prati
E scaccia la ruggine dagli alberi
Dammi l’illusione che ruggine e gelo
Non debbano più tornare!
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO
Eugenio Montale
Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
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