lunedì 28 maggio 2012

SCALINATELLA LONGA LONGA – LA STORIA L’ATMOSFERA LA MAGIA LA CANZONE







Questa è una delle prime canzoni della mia memoria…




Ero ancora bambino.. ma quel canto dolce e suggestivo…

mi incuriosiva… e mi costringeva a pensare… ad immaginare…

questa lunga ma stretta scalinata….

come sospesa nell’aria… nella fantasia…


Poi crescendo capii il resto della canzone…

e l’innamoratella…A bocca aperta











MUSICHE ED ATMOSFERE DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan







SCALINATELLA (LONGA LONGA)

Bonagura – Cioffi



La canzone, il cui titolo è sì Scalinatella…

(ma è notissima con l’aggiunta di “Longa Longa”)

è del 1951… e come di consueto

ecco alcune immagini che ci riportano

all’atmosfera di quell’anno…




037f_1.jpg image by ventodelsud








Fausto Coppi al Giro d'Italia del 1951





La Ferrari nel 1951








A mio parere questa è una canzone più suggestiva e dolce

che poetica…

(a confronto con le grandissime liriche della

CANZONE CLASSICA NAPOLETANA)

ma la semplicità e la suggestione della ripetuta rima in “ella”

insieme ad una musica dal ritmo morbidissimo…

crea un effetto che ti penetra nel profondo…

e da qui penso il motivo del suo immenso successo…










Ma dov’era la scalinatella della canzone?


Secondo alcuni essa è a Capri perché l’autore, Bonagura,

in quei giorni era a Capri… e quindi…









Secondo altri…

che si basano sulla dichiarazione di Roberto Murolo…

è invece a Positano…

dove in effetti la spiaggia è raggiungibile a piedi

percorrendo la stradina principale

o una “Scalinatella longa, longa, longa…”

così come citata nella celebre canzone,

che conduce al mare in pochi minuti.








Conoscendo entrambe le località…

mi sembra più verosimile l’ipotesi Positano…

che è una cittadina letteralmente abbracciata

al costone della Costiera Amalfitana…



Va sa da sé che sono tutte e due

delle località davvero… mitiche…








Ma ecco, per gli appassionati, come nasce la canzone con le parole dello stesso Bonagura:



“Andavo a casa di Cioffi una sera, a piedi, ero giovane e mi piaceva camminare. Percorrevo via Toledo e tracciavo senza fermarmi delle parole sulla carta, che avevo già, così come mi venivano a mente, un certo suono e una certa cadenza che rendevano più veloce e più cadenzato il mio passo.

Giunto a casa dell’amico e sedutomi al suo fianco, ho a più riprese posto quel foglietto accanto al piatto dove egli mangiava.

Niente. Finse sempre di non percepire il mio invito a leggere.

Finito il pranzo, con calma egli si alzò, sedette al pianoforte e suonò Scalinatella con le stesse note che tutto il mondo oggi conosce.

Io non rifeci e non aggiunsi, non sostituii mai alcun verso”





Murolo nel 1951



Ascoltiamola dunque cantata da Murolo potendo anche leggere il testo originale con la traduzione in italiano…





clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali





Buon ascolto, se vi fa piacere,

da Tony Kospan





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